L’azienda nasce a Castel Campagnano, un piccolo borgo che si inserisce nel contesto delle Colline Caiatine, nell’Alto Casertano. Un borgo che sorge vicino all’alto Sannio, in particolare alla Valle Telesina.

È un territorio incontaminato, dove sinuose colline si intervallano a verdi macchie boschive e ai molteplici terreni coltivati, tra cui i vigneti.

Il fiume Volturno domina la parte pianeggiante del paese, mitigando e caratterizzando il clima della zona. Il massiccio del Matese e quello del Taburno fanno da cornice generando correnti d’aria tutti i giorni.

I suoli di Castel Campagnano sono caratterizzati dall’alternarsi di macchie Arenacee, le cosiddette “Arenarie di Caiazzo”, formazioni geologiche di origine miocenica risalenti a un periodo fra i 7 e i 5 milioni di anni fa che caratterizza una vasta zona dei suoli collinari con formazione di suoli sabbiosi, macchie di Argilla e macchie di origine fluviale.

LE VIGNE

5 macro zone di produzione

padula

Barbera del Sannio

È la zona di produzione del Barbera del Sannio (Camaiola), dove insistono due vigne impiantate a spalliera nel 1998 e due nuovi impianti a spalliera del 2018 e del 2020. In questa zona è presente anche la Vigna Cesare, una vigna particolare e molto legata all’azienda per il suo valore storico. È una vigna del 1958 con forma di allevamento a raggiera, il vecchio sistema di allevamento della zona. Storicamente le vigne erano miste, con diverse uve che le caratterizzavano. In questo caso troviamo il Pallagrello Nero che le fa da padrone, pochi ceppi di Barbera del Sannio (Camaiola) e pochi ceppi di Pizzutiello (uva localmente chiamata così, non inserita ancora nel Registro Vitivinicolo Nazionale delle Uve)

isola

Pallagrello Bianco

È una delle zone di produzione dei bianchi. In particolare insistono due vigne di Pallagrello Bianco, un tendone impiantato nel 1996, un nuovo impianto a spalliera del 2019, un impianto a spalliera di Fiano del 2018. E’ una zona molto legata all’azienda per la storicità dei terreni appartenenti da sempre alla Famiglia Campagnano e da sempre coltivati a vigneto. In questa zona insiste anche un’altra vigna storica, Vigna Boschetto, forma di allevamento a raggiera del 1958, pochi ceppi, circa 50, prevalentemente a Pallagrello Nero.

pietra dei monaci

Pallagrello Nero

È la zona collinare di nuovo impianto dell’azienda di Pallagrello Nero. La vigna è nominata Bel Sito e prende il nome dalla terrazza naturale che sovrasta la vigna, da dove si può ammirare tutta l’eterogeneità e la biodiversità del territorio. L’impianto è del 2019, una spalliera di Pallagrello Nero. Un vigneto ricco di un’erba selvatica, il Puleggio (mentuccia selvatica), dal cui profumo passeggiando al suo interno si viene colpiti.

beneficio / canale

Pallagrello Nero

È la zona collinare di produzione del Pallagrello. La vigna Beneficio è caratterizzata da due impianti a spalliera di Pallagrello Bianco, uno del 2008 e uno del 2020. E’ un terreno appartenente da sempre alla Famiglia Campagnano, e da sempre coltivato a vigneto e uliveto. Vigna Canale è caratterizzata da una piccola vigna di Pallagrello Nero, impiantata a spalliera nel 2001, circondata interamente da bosco.

pezzapane

Pallagrello Nero e Bianco

È la zona collinare di produzione che l’azienda ha preso in gestione nel comune di Ruviano nel 2016, il paese confinante. È presente una sola vigna caratterizzata da due impianti a spalliera, uno a Pallagrello Nero e uno a Pallagrello Bianco, impiantati nel 2013.